Non solo un film di Virzì
Nel mondo questa settimana, la siccità in Italia, la decisione della Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere, la Francia brucia ancora.
Oggi è domenica 26 marzo e questa è Occhiaie, la newsletter di Generazione edita da Benedetta Di Placido e Nicoletta Ionta.
Questa settimana è sembrata la pagina prima del plot-twist di un pessimo romanzo con una trama preoccupante.
Tra siccità, la situazione delle carceri, gli scontri in Francia, la situazione in Uganda e Achille Lauro all’ONU davvero è difficile comprendere da dove iniziare.
Noi, comunque e come sempre, lo facciamo.
Bentornatə su Occhiaie.
Nel mondo questa settimana
Continuano le manifestazioni in Francia per la riforma del sistema pensionistico. Ne avevamo già parlato qui. Nella giornata di giovedì 23 marzo, si sono verificati forti scontri in piazza, in particolare a Parigi e Bordeaux, dove alcuni manifestanti hanno dato fuoco al palazzo del Municipio.
Per questioni di sicurezza la visita di re Carlo III d’Inghilterra in Francia è stata rinviata.
In Uganda il parlamento ha approvato una legge che introduce sanzioni severe per le persone coinvolte in relazioni omosessuali. La legge prevede anche la punizione di coloro che dichiarano pubblicamente di appartenere alla comunità LGBTQ+. Adesso la proposta dovrà essere firmata dal presidente Yoweri Museveni che ha la possibilità di promulgarla o di respingerla.
Si è conclusa la visita di tre giorni a Mosca del presidente cinese Xi Jinping. Si è trattato del suo primo viaggio all'estero da quando è stato rieletto capo di Stato per un terzo mandato.
All’inizio di questa settimana Donald Trump ha annunciato che sarebbe stato arrestato. L’ex Presidente ha poi chiamato a raccolta i suoi sostenitori affinché organizzassero proteste di massa, mettendo in stato dall’erta le autorità di sicurezza del Paese.
Donald Trump è accusato di aver pagato in nero 130mila dollari il silenzio dell'attrice e regista di film porno Stormy Daniels riguardo alla loro relazione.
Il 21 marzo del 2022, un terremoto di magnitudo 6,5 sulla scala Richter ha colpito il nordest dell'Afghanistan, e il nordovest del Pakistan, causando almeno dodici vittime e decine di feriti.
I membri del Congresso degli Stati Uniti hanno interrogato per circa cinque ore Shou Chew, il 40enne amministratore delegato di TikTok. L’ audizione doveva servire a scongiurare le minacce di un ban dell’applicazione nel Paese.
Se mi vedi, piangi
La prima volta che ho considerato di prendere seriamente la questione della siccità è stato quando, durante l’estate scorsa, ho letto questo articolo di Wired. Il fiume Elba, il più lungo d’Europa, era così secco da aver rese visibili alcune particolari pietre, che prendono il nome di “Pietre della fame” o “Hungersteine”. Su queste sono incise delle frasi inquietanti che in passato venivano utilizzate per segnare il livello del fiume ed allertare che - raggiunta la pietra - la situazione era particolarmente grave.
Da quel momento in poi, ad estate quasi finita, abbiamo di nuovo smesso di parlarne, ed oggi - in questo simpatico ciclo che comunque non ci permette di prendere sul serio i cambiamenti ormai visibili - se ne discute nuovamente.
Per capirne di più su cosa sia la siccità e come siamo arrivati fino a questo punto, potete leggerne qui.
Liberiamoci immediatamente dell’elefante nella stanza: sì, questa crisi è legata al cambiamento climatico. Parliamo infatti di siccità idrologica, correlata ad un’assenza delle acque nei corsi, di laghi prosciugati, di falde acquifere in crisi, di carenza di pioggia e temperature ben più alte della norma, tutto questo per un lungo, lunghissimo periodo di tempo.
In Italia ricordiamo circa quattro grandi annate di siccità: 1997, 2002, 2012 e 2017. Tutte hanno in comune una gran perdita di soldi e un graduale aumento delle regioni coinvolte. Nonostante i picchi, il problema idrico in Italia è considerabile un’emergenza da tempo ormai.
Ad oggi, per affrontare la situazione, le regioni si stanno muovendo in autonomia. A Bolzano il Presidente della provincia, Kompatscher, ha firmato un’ordinanza sul risparmio idrico, domandano a chiunque adoperi acqua in larga quantità - in particolare a coloro che lavorano in ambito agricolo - di essere parsimoniosi. La dirigente generale dell’Agenzia delle risorse idriche e l’energia del Trentino, Laura Boschini, ha suggerito ai Comuni di procedere con simili ordinanze.
In Veneto, il nostro eroe Luca Zaia, ha fatto entrare in vigore un’ordinanza regionale che invita ad evitare gli sprechi d’acqua, predisponendo anche i piani di emergenza per l’approvvigionamento in vista dell’estate. A tal proposito, Trentino e Veneto da qualche settimana lavorano insieme per un piano comune.
Possiamo dire, quindi, che in Italia si tratta di un fenomeno trasversale, ma che colpisce prevalentemente le regioni del Nord e - in Europa - prevalentemente Francia e Svizzera. Al Sud invece? Sembra che la situazione sia più serena, ne parla qui Il Post.
A rendere bene l’idea della gravità della situazione è un fatto abbastanza sconvolgente e che forse sembra arrivare ben prima del tempo, se messo in relazione con il grado di allarme che tutti noi percepiamo come trasmesso dalle autorità (ovvero meno di 0): qualcuno ha iniziato a rubare l’acqua. La scorsa estate un agricoltore è stato denunciato per furto d’acqua, sembrerebbe alzando gli sbarramenti di un canale che regolano il suo flusso, con lo scopo di irrigare i propri campi. I reati ambientali di questo tipo, nei mesi di marzo, aprile e maggio 2022, sono stati circa 337 di tipo amministrativo e 201 penali, su 6.889 controlli totali.
Il Po è il fiume più soggetto a furti, con metodologie più o meno ingegnose per sottrarre al corso la sua acqua. Qualcuno ha trovato il modo di deviare interi canali verso i propri consorzi o aziende. Il più divertente (perdonatemi la leggerezza) qui.
Qualche link utile per approfondire la questione, rimanere aggiornatə, e capire cosa accadrà entro l’estate:
L’Osservatorio Siccità, che ogni mese pubblica un bollettino di facile comprensione sulla situazione delle Regioni italiane: https://drought.climateservices.it
Copernicus, l’osservatorio europeo sulla siccità: https://www.copernicus.eu/it/osservatorio-europeo-sulla-siccita
Coldiretti, per qualche aggiornamento sulle questioni agricole: https://www.coldiretti.it/ambiente-e-sviluppo-sostenibile/giornata-acqua-a-rischio-1-3-del-made-in-italy-a-tavola
Angelo Bonelli, deputato di Europa Verde, l’unico che ci prova e che, in grande stile italico, viene solo sfottuto.
Silenzio
Il Presidente della Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere ha deciso di sospendere la pubblicazione sul sito di Radio Radicale della trasmissione relativa al processo per le violenze commesse contro i detenuti del carcere locale.
Forse è passato un po’ di tempo da allora. Ripercorriamo la vicenda.
Il 6 aprile 2020 - in piena pandemia - nel carcere Francesco Uccella a Santa Maria Capua Vetere, si è verificato un violento episodio di pestaggio perpetrato da 283 agenti della polizia penitenziaria. Armati di caschi e manganelli, gli agenti hanno fatto irruzione nel reparto Nilo del carcere colpendo i detenuti con calci, pugni e schiaffi. L'aggressione è durata diverse ore e si è protratta nei corridoi e lungo le scale del carcere.
Nel giugno 2021, è stato il quotidiano Domani a pubblicare per primo i video delle violenze sui detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta.
L'evento è stato descritto come una vera e propria "mattanza" e, nei giorni successivi, le denunce dei detenuti aggrediti hanno portato all'attenzione dei media la gravità dell'accaduto. Tuttavia, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha respinto le accuse, creando ulteriori polemiche.
E’ stata l’inchiesta del giornalista Nello Trocchia a ricostruire in dettaglio i fatti del 6 aprile 2020, grazie alle testimonianze delle vittime e degli agenti coinvolti. La ricostruzione accurata dell'inchiesta di Trocchia ha suscitato grande interesse nell'opinione pubblica e tra i media, mettendo in evidenza la gravità dei fatti accaduti e la necessità di una maggiore attenzione nei confronti dei detenuti e della situazione nelle carceri italiane.
La decisione di sospendere la pubblicazione delle registrazioni ha suscitato polemiche e proteste, in quanto danneggerà gravemente il diritto di cronaca, valore fondamentale per la libertà di stampa e di espressione.
La Corte ha ritenuto necessario sospendere la pubblicazione per garantire la tutela dei diritti delle persone coinvolte nel processo e per evitare eventuali interferenze con il corso della giustizia.
Come riportato da Domani, Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale, ha espresso la sua posizione in merito alla decisione della Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere di sospendere la pubblicazione delle registrazioni. Il direttore ha chiesto di rivedere la questione, sottolineando come la trasmissione in diretta delle udienze sia fondamentale per garantire la corretta amministrazione della giustizia.
Falconio ha poi evidenziato come Radio Radicale abbia sempre svolto il proprio ruolo di informazione in modo equilibrato e trasparente, consentendo agli italiani di essere direttamente informati su processi che rivestono particolare interesse pubblico.
Al riguardo, i senatori del Partito Democratico, Filippo Sensi, Walter Verini e Alfredo Bazoli, hanno presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni in merito alla decisione della Corte d'Assise.
Radio Radicale ha reso noto che la decisione definitiva in merito al diritto di cronaca radiofonica del processo è stata rinviata a mercoledì 29. Attendiamo.
Per saperne di più:
Puoi trovare l’archivio delle udienze di processi di Radio Radicale qui.
L’inchiesta di Nello Trocchia sui fatti del Carcere di Santa Maria Capua Vetere è diventata un libro, è uscito nel 2022 e si intitola Pestaggio di Stato, puoi trovare qualche informazione in più al riguardo qui.
Generazione Weekly
In un mondo costellato di consumatori – e non più di individui – la Grande distribuzione organizzata (GDO) riesce a identificarci tutti e a soddisfarci tutti: dal ricco al povero, da chi ha tempo a chi va di corsa, da chi la spesa la fa a colpo sicuro a chi è alla ricerca dell’offerta. Questa settimana Nicola Manganiello ci ha parlato di possibili alternative alla GDO, puoi trovare l’articolo qui.
Mercoledì si è tenuta alla Camera dei Deputati la Conferenza Stampa di presentazione del disegno di legge per l’istituzione del servizio di assistenza psicologica scolastica e universitaria. C’eravamo anche noi, scopri di più qui.
Generazione Prova
Nelle scorse settimane ho parlato spesso delle proteste in Francia in questa newsletter. Da lunedì ho avuto modo di vivere in full-force una vera e propria occupazione dell’università à la française. Barricate, megafoni, un numero spropositato di assemblee studentesche giornaliere, e tanta tanta musica. Che dire, non ero per niente pronta alle ronde di destabilizzazione e disturbo studentesco delle attività didattiche. Dopo un primo momento di confusione generale, forse ho capito come funziona, ma sto ancora in prova. Una cosa la so: c’è da prendere appunti.
A cura di Nicoletta Ionta (@nicolettaionta)
Generazione AP-Prova
Questa settimana approvo l’ultimo podcast de Il Post. Da grande amante di qualsiasi cosa che si possa ascoltare mentre faccio altro, questo è uno di quei contenuti che però - ogni tanto - mi costringe a fermarmi e ad immaginare quello che ascolto, il che rallenta le (mie) pratiche ma assolve perfettamente al compito investigativo e di cronaca che il podcast si pone.
Si chiama “La Nave” ed esce ogni giorno alle 17:00, su tutte le piattaforme possibili e immaginabili. Al microfono Luca Misculin che - a bordo della Geo Barents, nave di Medici Senza Frontiere - ne racconta la quotidianità e i preparativi, mentre navigano nel Mediterraneo attendendo di intervenire. Per saperne di più potete andare qui. Per qualche informazione su Luca Misculin ci sono twitter e instagram, dove ogni tanto pubblica qualche foto dalla nave.
Per il resto, speriamo il mare resti calmo.
A cura di Benedetta Di Placido (@ben.detto)
Ringraziamenti
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Un grande grazie a Chiara Meloni per curare le illustrazioni settimanali. Grazie alla nostra preziosissima Redazione di Generazione, e a chi ci aiuta qui e lì.
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